Un gesto semplice, quotidiano, spesso automatico. Ma anche un potente simbolo di trasformazione. È da qui che parte Rosanna La Malfa con il suo libro “Metti la freccia”, un’opera che è molto più di un testo motivazionale: è un manifesto di autodeterminazione, uno specchio per donne e non solo che vogliono riprendersi la loro traiettoria.
Rosanna La Malfa non è solo un’autrice. È una professionista poliedrica che si muove con creatività nel mondo del design e della comunicazione digitale, con una solida esperienza nel graphic e web design. Ha costruito un percorso che unisce estetica e sostanza, emozione e strategia. Il suo lavoro, sempre curato nei minimi dettagli, si rivolge a un pubblico in cerca di autenticità e ispirazione. E “Metti la freccia” ne è la sintesi perfetta.
Il libro è costruito attorno a una metafora tanto semplice quanto potente: il gesto di mettere la freccia: un segnale, un’intenzione, una scelta. Per Rosanna, “mettere la freccia” significa avere il coraggio di cambiare strada, affrontare l’ignoto e abbandonare la corsia della rassegnazione per imboccare quella della rinascita.
«Mettere la freccia è scegliere. È l’audacia di affrontare l’ignoto e la capacità di adattarsi a nuove sfide», scrive l’autrice, con uno stile diretto, sincero e coinvolgente.
Nel corso delle pagine, Rosanna intreccia storie di vita quotidiana con riflessioni che toccano i temi della resilienza, della gratitudine, della sorellanza e dell’empowerment femminile. Il libro parla a chiunque si senta pronto a cambiare corsia nella propria vita. Ogni capitolo è un invito all’azione: LEGGERE, RIFLETTERE, AGIRE. Una guida per trasformare ostacoli in trampolini, dolori in forza, esitazioni in entusiasmo.
“Metti la freccia” è uno spazio sicuro in cui ogni lettrice può riconoscersi. È un invito a riscrivere il proprio percorso, con energia e consapevolezza. Perché, come suggerisce la stessa autrice, “anche quando la vita ci mette davanti incroci complicati e curve impreviste, siamo sempre noi a decidere se rimanere fermi… o mettere la freccia e ripartire”.