
L'Assemblea Nazionale dei Presidenti degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali non è solo un momento di confronto tra esperti del settore, ma un viaggio attraverso i territori per affrontare le sfide dell’agricoltura direttamente nei luoghi in cui si vivono quotidianamente. Dopo altre tappe in Italia, l’incontro ha fatto tappa a Catania, città simbolo dell'interazione tra uomo e natura, dove il fertile suolo lavico ha dato vita a pratiche agricole che si sono evolute nel tempo. Un contesto perfetto per riflettere sul futuro dell’agricoltura e delle professioni legate alla terra.
Un incontro tra storia e innovazione
La scelta di Catania come sede dell’assemblea non è casuale. La Sicilia, terra di agricoltura millenaria e sperimentazione continua, è un laboratorio a cielo aperto per le sfide che il settore deve affrontare: cambiamento climatico, sostenibilità, gestione delle risorse naturali. Oggi, l’agricoltura non è più solo un’attività tradizionale, ma un comparto in continua evoluzione, che integra tecnologia e scienza per rispondere a un mondo sempre più complesso.
Se un tempo il lavoro nei campi era sinonimo di fatica e ciclicità, oggi è caratterizzato da innovazione e adattabilità. Gli agronomi e i forestali sono diventati figure chiave nella gestione del territorio e nella salvaguardia dell’ambiente, grazie a competenze multidisciplinari che spaziano dalla biologia all’intelligenza artificiale.
Le sfide globali: cambiamento climatico e minacce biologiche
Durante l’assemblea, il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali (CONAF), Mauro Uniformi, ha evidenziato come il settore stia vivendo una vera e propria rivoluzione. «L’agricoltura di oggi non è di retroguardia, ma deve saper affrontare il mondo moderno con intelligenza, adattabilità e innovazione», ha affermato.
I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova le coltivazioni, con eventi estremi sempre più frequenti come siccità e alluvioni. A ciò si aggiunge la minaccia degli organismi alieni: insetti, piante e malattie provenienti da altre aree del mondo stanno alterando gli ecosistemi locali e minacciando la biodiversità. Trovare soluzioni efficaci richiede un approccio basato sulla scienza e su interventi rapidi e mirati.
Agronomi e forestali: da custodi della tradizione a innovatori della sostenibilità
Il ruolo dell’agronomo è cambiato radicalmente. Non si tratta più solo di esperti delle pratiche agricole tradizionali, ma di professionisti che sfruttano la tecnologia per affrontare le sfide del nostro tempo. La formazione si è evoluta, integrando ingegneria ambientale, biotecnologie, sensoristica avanzata e agricoltura di precisione.
Droni per il monitoraggio delle colture, sensori per l’analisi del suolo, intelligenza artificiale per ottimizzare la produzione: gli strumenti di oggi permettono di gestire l’agricoltura con un livello di precisione mai visto prima. È una transizione necessaria per garantire rese produttive sostenibili e un uso più efficiente delle risorse naturali.
Innovazione e collaborazione: le chiavi del futuro
Uno dei temi centrali dell’assemblea è stata la necessità di una maggiore sinergia tra professionisti, istituzioni e imprese. La ricerca scientifica e le nuove tecnologie rappresentano una risorsa fondamentale per rendere l’agricoltura più resiliente e sostenibile. Tecniche avanzate di irrigazione, uso di energie rinnovabili, monitoraggio satellitare: tutte soluzioni che possono fare la differenza se adottate in modo sistematico.
Prossime tappe e il Congresso Nazionale 2025
Il percorso itinerante delle Assemblee Nazionali continuerà in altre regioni, portando il confronto direttamente nei territori per raccogliere istanze e proposte. Il punto culminante sarà il Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, previsto per novembre 2025 a Roma, dove verranno presentate le strategie per affrontare il futuro del settore.
Dall’Etna alle altre regioni italiane, il viaggio degli agronomi e forestali continua. Il loro compito è chiaro: costruire un’agricoltura capace di coniugare tradizione e innovazione, per affrontare le sfide di domani con strumenti sempre più avanzati e sostenibili.