Il 17 gennaio si celebra, come noto, la "Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali", un'occasione importante per salvaguardare e valorizzare le espressioni appartenenti al nostro patrimonio immateriale.
E quale miglior occasione per celebrare questa giornata se non con un'edizione speciale di Topolino, il celeberrimo giornaletto che appassiona da sempre grandi e piccini, simbolo di una generazione e di un'epoca che forse non ci sarà più.
Nonostante i tempi cambino, Topolino ancora oggi continua ad ottenere un notevole riscontro, soprattutto in queste ultime ore. Il progetto portato avanti dal Professore Riccardo Regis, linguista torinese, ha certamente accresciuto l'attesa verso il popolare giornaletto che, insieme ad altri Professori ed esperti, ha tradotto in vari dialetti; dal fiorentino al milanese, dal napoletano al catanese.
Il lavoro di traduzione per la parte siciliana è stata curata da Salvatore Menza, ricercatore in Glottologia e Linguistica dell’Università degli Studi di Catania che ha accolto con grande entusiasmo questa sfida linguistica importante.
Zio Paperone è il PdP 6000, scritto da Niccolò Testi ed illustrato da Alessandro Perina è questa la storia tradotta in catanese; un mese di traduzione – specifica il ricercatore Menza – per un risultato ampiamente soddisfacente. Lo stesso ha dichiarato di aver usato nell’iter di traduzione un dialetto vivace e comunemente parlato, associabile ai cinquantenni di oggi.
Nonostante alcuni utenti su Facebook gli abbiano richiesto dei chiarimenti su alcuni termini, Menza ha voluto precisare che non ha utilizzato un catanese comprensibile.
Nessun termine arcaico e nemmeno slang giovanili, tra le peculiarità degno di menzione è il celeberrimo intercalare “Mbare”; immancabile, sebbene sia stato usato solo una volta, durante una conversazione tra bassotti.
Occhio agli speculatori, Panini promette una seconda ristampa
La versione speciale di Topolino, arricchita dalla superba cover realizzata da Andrea Freccero con protagonista Zio Paperone e la bandiera tricolore, era disponibile dal 15 gennaio, distribuita nella sua versione speciale nelle edicole della Sicilia.
L’edizione in dialetto è stata chiaramente venduta nelle edicole delle rispettive regioni; invece, nel resto della penisola sarà fruibile quella in italiano. Un lavoro ricercato e ben realizzato, frutto della sinergia tra professionisti.
Tuttavia, alcuni catanesi sono rimasti delusi non tanto dalla storia in catanese, che ha ottenuto peraltro molti consensi, quanto dal fatto che le stampe siano andate subito a ruba. Infatti, nelle edicole della città le copie sono andate esaurite già entro l'ora di pranzo. Idem per gli acquisiti online; sul sito Panini.it non è più possibile acquistarle, a differenza delle altre versioni, come quella napoletana, ancora disponibile.
Questa situazione ha suscitato malumori tra coloro che non sono arrivati ad acquistare una loro copia e si sono ritrovati a mani vuote.
Questo episodio potrebbe rappresentare un invito affinché si possa procedere con ulteriori ristampe e parrebbe proprio che la Panini avrebbe già annunciato un ritorno, nelle edicole ed online, di una nuova ristampa per consentire a tutti di avere il proprio giornaletto.
Sarebbe una notizia davvero grandiosa per tutta la comunità, nonché un modo per stigmatizzare anche il cattivo operato di chi dietro l’acquisto del giornaletto cela delle finalità speculatorie; basti pensare che su e-Bay è già in vendita a 75,00 euro ed in generale i prezzi sono lievitati fino al 500% del suo costo originario, ossia 3,50 euro presso le edicole o 3,32 sul sito Panini.it, con uno sconto del 5%.
Insomma, in occasione della Giornata Nazionale dei dialetti non resta che dire, "cu nasci tunnu non pò moriri quatratu”.