In Sicilia, la carruba è molto più di un semplice frutto: rappresenta storia, cultura e tradizione, legata a radici che affondano nel Mediterraneo antico e nei secoli di dominazione araba.
Questo legume è conosciuto come “il cioccolato dei poveri” per il suo gusto naturalmente dolce e con note di caramello e miele, spesso utilizzato in tempi di carestia per sostituire il costoso cacao.
Le coltivazioni di carrubo trovano la loro massima espansione nella provincia di Ragusa e nei territori limitrofi, dove ancora oggi si concentra circa il 70% della produzione nazionale.
Nel passato, la carruba aveva molteplici usi: era cibo per il bestiame, medicinale popolare, e ingrediente base in prodotti dolciari come caramelle e biscotti. I siciliani svilupparono un rapporto speciale con questa pianta: dall’estrazione della polpa si ottiene uno sciroppo che diventa un dolcificante naturale, mentre la farina di carrube viene utilizzata come addensante per gelati e budini, un’alternativa locale all’amido di frumento.
Nelle case rurali di una volta, quando il cioccolato era un lusso inaccessibile, i bambini spesso gustavano baccelli essiccati di carruba. Questo retaggio è sopravvissuto fino ai giorni nostri, alimentando un senso di nostalgia per i tempi in cui la carruba rappresentava l’unica dolcezza possibile.
Oggi, c’è una riscoperta di questo frutto, e prodotti come il "Carrubato di Sicilia" stanno guadagnando popolarità per il loro sapore naturale e il valore nutrizionale.
La carruba, inoltre, ha un valore simbolico e culturale: in Sicilia, si narra che le fate danzino sotto gli alberi di carrubo e che un rametto sotto il cuscino possa portare sogni del futuro marito. Questo folklore fa parte del fascino che circonda la pianta, secolare e resiliente, capace di adattarsi ai terreni aridi e di raggiungere oltre i cinque secoli di vita.
Oggi, grazie all’impegno di produttori locali e al ritorno alle tradizioni, la carruba è più che mai apprezzata per la sua versatilità in cucina e per il suo valore simbolico, divenendo un emblema della Sicilia antica che continua a prosperare.
Un piatto che rappresenta appieno la tradizione siciliana orientale a base di carruba è il digestivo Karrubbello, un liquore prodotto con sciroppo di carruba. Nato tra le province di Ragusa e Siracusa, il Karrubbello è ampiamente apprezzato come digestivo per il suo sapore intenso e leggermente dolce, una nota perfetta per concludere un pasto. La carruba, infatti, conferisce a questo liquore un gusto che ricorda il cioccolato e il caramello, con sfumature uniche di miele.
Per realizzarlo, si utilizza uno sciroppo derivato dalla riduzione della polpa dei baccelli di carruba, che viene poi mescolato a una base alcolica e, a volte, arricchito con altri aromi locali. La sua popolarità si sta consolidando tra coloro che ricercano prodotti artigianali siciliani, poiché incarna perfettamente i sapori antichi e autentici della Sicilia orientale.
Oltre ad essere servito come digestivo, il Karrubbello può anche essere gustato come aperitivo, magari accompagnato da mandorle tostate o formaggi stagionati siciliani, creando un’esperienza enogastronomica perfettamente integrata con i sapori della terra.