
Competenze e un dialogo costante tra tradizione e tecnologia. Questo è il tema centrale del convegno “Donne, Vino e Innovazione”, un incontro di rilievo che ha riunito docenti universitari, imprenditori e professionisti del settore per esplorare le sfide e le opportunità della viticoltura del futuro.
Ricerca e Innovazione: il Ruolo dell’Università
Elisabetta Nicolosi, Docente del Dip. Agricoltura,Alimentazione, Ambiente dell'Università di Carania - “Ricerca e formazione” ha sottolineato l’importanza della ricerca come motore dell’innovazione: “Non c’è innovazione se non c’è ricerca. L’Università di Catania ha avviato un corso triennale in Viticoltura, Enologia ed Enomarketing, con un forte legame con le aziende del territorio. Tra i progetti di punta, lo studio sui vitigni reliquia dell’Etna ha dato risultati sorprendenti: varietà antiche, fino ad ora poco conosciute, sono state analizzate e valorizzate attraverso sperimentazioni di microvinificazione. Questi studi rappresentano una risorsa preziosa per le aziende, che potrebbero arricchire le proprie etichette con prodotti unici e distintivi".
Sulla necessità di integrare innovazione e sostenibilità nel settore vitivinicolo ha invece posto l'attenzione, Agata Matarazzo, Docente Dip. Economia e Impresa UnicT. “Il cambiamento climatico e la crescente richiesta di certificazioni ambientali impongono un approccio gestionale attento alla riduzione degli sprechi e all’economia circolare. Non è solo una questione di etica, ma di credibilità e competitività. il ruolo delle donne nel settore, ancora poco rappresentate nei ruoli manageriali, e l’importanza di fornire strumenti di formazione e supporto per favorire la loro crescita professionale”.
(riprese e montaggio Christian Costantino)
L’ingegnere Francesco Rega, rappresentante di STRA SPA, Responsabile Robotics Strano SPA, ha parlato dell’evoluzione tecnologica nel settore, sottolineando come la robotica e l’intelligenza artificiale possano rappresentare una risorsa fondamentale: “Dobbiamo eliminare lo stereotipo dell’agricoltore legato a metodi antiquati. Oggi l’agricoltura è scienza e innovazione”. Progetti sperimentali, come l’uso di robot per la raccolta delle arance, dimostrano che l’automazione non sostituisce il lavoro umano, ma ne migliora le condizioni, eliminando le mansioni più faticose e ripetitive".
Il dibattito ha visto anche la presenza del presidente di Donne e Vino e Presidente Ordine Agronomi e Forestali Catania, Aurora Ursino che ha evidenziato come l’agricoltura stia affrontando una transizione verso modelli sempre più sostenibili e digitalizzati, grazie anche ai finanziamenti destinati all’innovazione.
Valeria Lopis, moderatrice dell'incontro e membro di Donne e Vino, ha invece analizzato le tendenze di consumo, evidenziando la crescente presenza di donne sia nella filiera produttiva che tra i consumatori. sottolineando che “Comprendere le preferenze del pubblico femminile è essenziale per un marketing efficace e per lo sviluppo di strategie mirate”.